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Dopo lunghe settimane di isolamento, sentivo il bisogno di riempire i miei occhi di bellezza, cosi ho staccato la spina qualche ora e mi sono immersa in un angolo di verde e silenzio, a pochi passi dal centro della città, Giardino Giusti ( ve lo racconto qui sul blog ).

Durante la mia visita, ho scoperto che oltre al Giardino, da qualche tempo è possibile vistare anche Appartamento 900. Sette sale che raccontano il quotidiano e la vita della famiglia Giusti nei primi anni del ventesimo secolo.

Un’esperienza affascinante, che stanza dopo stanza rievoca tempi e spazi degli anni venti. Le stoffe e gli specchi, i vasi e il pianoforte, la sala da pranzo apparecchiata come all’epoca e le stampe e  le fotografie alle pareti. Per me bellissime e  interessanti quelle appese nel Salotto Rosso, dove sono anche incorniciati ed esposti scritti e dediche di Gabriele D’Annunzio.

 

 

L’appartamento e le sue stanze 

 

Nel 1583 Agostino Giusti con la moglie Alda Malaspina trasferisce la propria dimora dalla residenza di famiglia di Santa Felicita, presso Ponte Pietra, al nuovo palazzo al Muro Novo.  Questo appartamento dell’ala di ponente si articola in sette sale, risultato di un lavoro che si è svolto dal tardo Cinquecento fino alla prima metà del Novecento. Appartamento 900 è stato abitato dalla famiglia Giusti fino al 1944, quando i bombardamenti lo hanno purtroppo reso inagibile. L’altra parte del palazzo, invece, è stata requisita come comando della Luftwaffe fin dal 1943.

La dimora Giusti viene restaurata nel 1954 da Alberto e Mary Farina, che lo presero in affitto vitalizio dai Giusti e che vi abitarono dal 1954 al 1984.

 

Sala del Camino e Sala delle Pietre

 

Salite le scale che conducono all’appartamento e varata la porta in legno, ci si trova davanti alla Sala del Camino. Il camino cinquecentesco collocato qui nel 1926, domina e arricchisce l’intera stanza, accompagnato da due busti in marmo di Carrara, di un senatore veneziano e di un’allegoria femminile. Ad impreziosire ancora di più l’ambiente sono le travi sempre cinquecentesche, le fasce decorative dipinte nel 1926 e due busti di Diana e Apollo in gesso, illuminate con riflessi dorati, appartenenti alla collezione di Agostino Giusti.

La Sala delle Pietre conserva invece frammenti antichi di scavi medioevali, rinascimentali e falsi d’epoca, della collezione del senatore veneziano Girolamo Ascanio Molin dal Molin de Oro, la cui figlia Paolina aveva sposato nel 1801 Carlo Giuseppe Giusti. Questa sale risente molto degli interventi compiuti da Giovanni Giusti e dalla moglie Eleonora nel 1926.

 

 

La Camera da letto e il Salotto Rosso

 

Proseguendo la visita dell’appartamento, si incontrano la Camera da Letto, in cui spiccano l’alcova, realizzata nel 1954 su disegni dell’ingegnere Benciolini e un sontuoso letto a Baldacchino. Sul soffitto invece si può osservare l’allegoria del Trionfo, del Tempo e della Verità, affrescata da Francesco Lorenzi. Il Salotto Rosso deve il suo nome alla tappezzeria in stoffa rossa a cineserie, a cui è abbinato anche il grande divano ad angolo. Alle pareti sono appesi quadri, fotografie in bianco nero, scritti e dediche di Gabriele D’annunzio. Questa stanza era il salotto della contessa Eleonora Albertini Giusti, l’ultima ad abitare nel palazzo.

 

Il Salotto dei Cavalli e la Sala da Pranzo

 

Il nome di questa prima stanza risale ad un curioso salotto dei primi del XX secolo, in cui era presente il motivo ricorrente del ferro di cavallo, proveniente dalla villa dei conti Cittadella, nei pressi di Padova. Sopra il divano, particolari e caratteristici sono i ritratti dei membri della famiglia Cittadella. La Sala da Pranzo è l’ultima delle stanze ad affacciarsi sulla strada e le sue pareti sono decorate con tre grandi vedute a tempera, ispirate ai panorami della Verona dell’Ottocento. Autore e pittore Orazio Pignata, che riprese questi scenari dalla parte superiore di Giardino Giusti.

 

La Sala dell’ Aurora

La sala più importante di tutto l’Appartamento 900, per me sicuramente la più bella. L’affresco mitologico del pittore veronese Francesco Lorenzi, allievo di Giovan Battista Tiepolo, conferisce all’intera stanza un senso di grandezza e maestosità, tanto che difficilmente si riescono a staccare gli occhi da questo soffitto. Si racconta che la famiglia Giusti avesse commissionato al Tiepolo, il quale trovandosi a Madrid in quegli anni per volere di Carlo III di Spagna, avesse affidato al suo allievo veronese la realizzazione dell’opera. Sulla volta quindi svetta il Trionfo dell’Aurora, restaurato poi nel 1954 a seguito dei danneggiamenti avuti per i bombardamenti durante la guerra.

 

Appartamento 900 è un’esperienza unica, che completa e arricchisce la visita a Giardino Giusti e vale davvero la pena concedersi qualche ora per immergersi nella storia e nella bellezza di un’epoca storica ricca di fascino.

Grazie per aver letto questo articolo

Ciao, sono Valeria, la custode del Civico: ti accolgo sul Lago di Garda e nel mio shop online.