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“Il bianco è come un silenzio di cui all’improvviso si riesce a comprendere il significato”  Vasilj Kandiskij

Racconto di viaggio

 Un viaggio tra paesaggi da fiaba e luoghi sognanti. Un freddo pungente e un vento che soffia sempre fortissimo, insinuandosi a volte sotto lo spesso strato di vestiti pesanti. La neve che cade, danzando vorticosamente, senza sosta. L’inverno artico dove le ore di luce sono poche e tutto il resto del giorno lo si trascorre al buio, aspettando di vedere apparire l’Aurora. Ogni tanto qualche lucina natalizia, che ricorda le feste appena trascorse, illumina questi villaggi fiabeschi. I colori nitidi e vivaci: il bianco dei tetti ricoperti di neve e del cielo, il rosso e giallo delle tipiche case in legno, il blu profondo del Mar di Norvegia.

Si parte da Tromsø, la capitale dell’Artico, all’estremità nord della Norvegia, appena sopra il Circolo Polare Artico. Suggestiva, con scorci da cartolina. Il tempo di visitare il suo centro storico e ci si mette subito in viaggio percorrendo la strada europea E80 che segue la costa orientale del fiordo Balsfjorden, con il panorama delle incantevoli montagne circostanti. Si passa alla E06, l’autostrada che corre nella parte più interna del paese, fino a raggiungere la cittadina di Narvik.

Situata sull’Ofot Fjord, qui si trovano incredibili paesaggi innevati, natura selvaggia del grande nord e lo stile di vita autentico dei suoi abitanti. Un’intensa nevicata notturna e un risveglio a Narvik nel silenzio ovattato della neve, che delicata e calma continua a cadere. È tempo di rimettersi in viaggio, costeggiare il fiordo, per entrare nelle isole Vesterålen, attraverso il ponte di Tjelsund. Dal finestrino tutto è fiaba. Un manto bianco ricopre tutto e gli alberi sembrano spolverati di zucchero a velo. Si iniziano a intravedere le caratteristiche montagne a picco sul mare e le varie isolette collegate da ponti avveniristici, che sembrano slanciarsi  prima verso il cielo e poi ridiscendere veloci verso il mare.

Nome della chiesa

Nome della chiesa

Cartoline dalle Vesterålen

Qui la natura è ancora incontaminata: foreste montane, praterie, fiordi e ghiacciai. I villaggi sono pittoreschi come quello di Andenes, dominato dal suo faro rosso. Un paesino letteralmente ai confini del mondo, nella parte settentrionale dell’isola di Andøya, una delle cinque isole dell’arcipelago, conosciuto per il suo centro delle balene. Qui la sensazione è quella di essere totalmente immersi in questa natura selvaggia : viaggiatori itineranti ed esploratori. È qui che per la prima volta sono riuscita ad assistere allo spettacolo dell’Aurora Boreale.

Come in un romanzo di Astrid Lindgren, l’alba di gennaio ad Andenes è qualcosa di unico. Una luce rosa e nuvole crema. Il porticciolo, il faro, graziose casette bianche affacciate sul mare. La spiaggia, l’odore salmastro delle alghe portate a riva dalle onde, una piccola casa rossa sperduta e gabbiani in volo. Staccionate bianche, conchiglie e una serie di abitazioni in legno azzurro polvere. L’immensità, la grandezza e la maestosità di questo luogo, ma anche quella sensazione di pace e silenzio rigenerante che regala felicità improvvisa.

Nome della chiesa

Percorrendo la strada costiera occidentale ( Norwegian Scenic Route Andøya ) si incontra l’immensa spiaggia di Bleyk: una distesa di sabbia bianca incorniciata da una maestosa montagna. Una sperduta casetta color ocra con finestrelle blu e un villaggio in lontananza. Poco distante i villaggi di Åse e Nordmela.

Åse è un paesino immerso in un candore unico, circondato dal Mare di Norvegia. Le case ocra, verde e azzurro polvere. Una chiesa bianca triangolare bianca in mezzo alla neve. La bandiera norvegese che svetta accanto, mossa dal freddo vento del nord. Dai campi innevati fanno capolino casette in legno colorate e qualche abete, come se ci si trovasse in un dipinto natalizio. Dalla spiaggia si vedono maestose montagne innevate spuntare dall’acqua gelida.

Nordmela è un piccolo villaggio con case di pescatori e balenieri, con sagome nere di balene intagliate e appese alle case. Tutto parla di questo lavoro e delle antiche tradizioni di questo popolo. Anche qui c’è la neve a fare compagnia insieme al vento che soffia costante, a qualche alce e alle lepri bianche artiche che spuntano improvvisamente dai giardini delle case.

La scoperta dell’arcipelago delle Vesterålen porta anche a , un piccolo paesino affacciato sul mare. Arrivare qui all’ora del crepuscolo è davvero qualcosa di magico: le vetrate delle case si accendono di luci soffuse come piccoli presepi. Le strade quasi deserte, l’incontro con qualche animale del luogo, boschi di abeti e betulle bianche.

Cartoline dalle Isole Lofoten 

Una sosta nella cittadina di Sortland e poi di nuovo in viaggio per raggiungere le Isole Lofoten, famose per le alte montagne dai profili aguzzi ( anche mille metri ) che si tuffano a precipizio sul mare, memoria di antichi ghiacciai che hanno tagliato, levigato e scavato la roccia. Il paesaggio di queste isole è fatto anche di acque cristalline e spiagge di sabbia bianchissima: meraviglie della natura dove il panorama sembra davvero surreale. Le Lofoten colpiscono e fanno innamorare al primo sguardo. In questi mesi (da gennaio a marzo)  incantano per queste loro montagne aguzze spruzzate di neve e per i pescherecci che “celebrano il rito della pesca del merluzzo, di telai di legno con milioni di pesci a diventare stoccafisso all’aria delle isole, dalle case a palafitta che danno il tocco della favola”.

Hamnøy e le sue montagne alte e scoscese che si tuffano in mare, spazzate da vento e pioggia e neve, proteggono e circondano i piccoli e pittoreschi villaggi con le tipiche case dei pescatori: le Rorbu

Sakrisøy è un altro caratteristico paesino di pescatori dalle casette giallo ocra, ai piedi dell’Olstind, una delle montagne più iconiche delle Lofoten. Nonostante ci abbia accolto un vento fortissimo e una pioggia incessante, i colori del paesaggio erano incredibili e la natura di una potenza meravigliosa. Qui da non perdere è il piccolo ristorante, con caffetteria (da assaggiare i tipici dolci alla cannella) e un piccolo negozio dove acquistare prodotti locali (dal sale delle Lofoten allo stoccafisso).

Prima di salutare le isole Lofoten e la Norvegia, è d’obbligo una passeggiata per le stradine di Hennigsvaer, un minuscolo e caratteristico villaggio di pescatori dalla bellezza surreale, tanto da venire chiamato la “piccola Venezia”. Il fiordo, le montagne imponenti che calano a picco nel mare e le case colorate, insegne pittoresche e scorci unici e affascinanti. Il piccolo porticciolo e i riflessi delle case sull’acqua. Una caffetteria da scovare nell’intreccio delle sue stradine: una tazza di caffè caldo e una treccia squisita con zucchero e cannella mentre fuori riprendere dolce a nevicare.

La mia prima Aurora Boreale

Lo stupore di vedere all’improvviso la bellezza dell’Aurora Boreale. La luce del nord arriva all’improvviso quando meno te lo aspetti: magica e potente. Il cielo che all’improvviso si colora di verde. Danza, si muove, si nasconde e poi ritorna. Pura magia: una danza del sole e del cielo nel freddo inverno artico. L’aurora ti insegna ad aspettare e ad avere fiducia nonostante le difficoltà e le condizioni estreme in cui ti puoi trovare: l’aria gelida, il freddo pungente o un’ improvvisa tormenta di neve. Così quando riesci a vederla questa esplosione del cielo è pura emozione, che da senso alla fatica del viaggio, alle mille difficoltà o a quelle serate dalle condizioni meteo incerte dove anche la speranza e la perseveranza si sono dovute arrendere.

Un viaggio incredibile di cui è forte la nostalgia per quei panorami meravigliosi, quel silenzio rigenerante e tutta la meraviglia che per sette bellissimi giorni. Luoghi sognanti e magnifici, il suono del vento e della neve e i pensieri già posati sulla mappa e sui prossimi itinerari da esplorare!

Letteratura di viaggio

  • Dalla Å alla Å. Norvegia : istruzioni per l’uso, di Camilla Bonetti, Polaris, 2016
  • Racconti dal Grande Nord. Viaggio alle alte latitudini, di Marco Grippa, Polaris, 2019
  • Lofoten – Taccuini di Viaggio, di Luca Terraneo, 2019
  • Norvegia e Paesi Baltici. Da Amsterdam a Capo Nord, di Marco Rossi, Libreria Geografica, 2022

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